Poichè se ciò non fosse, il tutto al certo
Per lo Vano profondo in giù cadrebbe, 315Quasi stille di pioggia; e mai non fora
Nato trà i primi semi urto o percossa:
Onde nulla giammai l’alma Natura
Crear potrebbe. Che se pure alcuno
Si pensa forse, che i più gravi corpi 320Scendan giù ratti per lo retto spazio,
E per di sopra ne’ più lievi inciampino,
Generando in tal guisa urti, e percosse,
Che possan darne i genitali moti,
Erra senz’alcun dubbio, e fuor di strada 325Dalla dritta ragion molto si scosta.
Poichè ciò che per entro all’aria, e all’acqua
Cade all’ingiuso, il suo cadere affretta,
E de’ pesi a ragion ratto discende;
Perchè il corpo dell’acqua, e la natura 330Tenue dell’aria trattener non puote
Ogni cosa egualmente, e viepiù presto
Convien, che vinta alle più gravi ceda,
Ma pe ’l contrario in tempo alcun dal vuoto
In parte alcuna alcuna cosa mai 335Impedirsi non puote, ond’ella il corso
Non segua, ove natura la trasporta;
Onde tutte le cose, ancorchè mosse
Da pesi disuguali, aver dovranno
Per lo Vano quieto egual prestezza.