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di Tito Lucrezio Lib. I. 55

     1445Vi fosse, per tal causa non potrebbe
     Ivi piuttosto alcuna cosa starsi,
     Che in qualsivoglia region lontana.
     Poichè ogni luogo, ed ogni vuoto spazio,
     E per lo centro, e fuor del centro deve
     1450Egualmente lasciar libero il passo
     A peso eguale, ovunque il moto ei drizzi,
     Nè l’intero Universo ha luogo alcuno,
     Ove giungendo finalmente i corpi
     Perdano il peso, e si ristian nel Vuoto;
     1455Nè ciò, ch’è Vuoto, resistenza fare
     Può lor giammai, nè raffrenare il corso
     Ovunque la Natura gli trasporti.
     Dunque le cose in guisa tale unite
     Star non potranno a ciò sforzate, e spinte
     1460Dal nativo desio di girne al centro.
     In oltre ancora essi non fan, che tutte
     Corrano al centro; ma la terra, e l’onde
     Del mar, de’ fiumi, e delle fonti, e solo
     Ciò ch’è composto di terreno corpo.
     1465Ma pe ’l contrario poi voglion, che l’aria
     Lungi sen voli, e similmente il foco;
     E che per questo d’ogn’intorno in cielo
     Scintillino le stelle, e il Sol fiammeggi,
     Perchè fuggendo della terra il caldo
     1470Al ciel sen poggi, e vi raccolga il foco;


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