Ma sento un, che mi dice: In su gli alpestri 1205Monti spesso addivien, che l’alte piante
Fregan sì le vicine ultime cime
L’una con l’altra, a ciò sforzate, e spinte
Dal gagliardo soffiar d’Austro, e di Coro,
Che foco n’esce, onde s’alluma il bosco. 1210Or questo è ver; ma non per tanto innato
Non è l’ardor negli alberi; ma molti
Semi vi son di foco, i quai per quello
Violento fregar s’uniscon tosto,
Ed accendon le selve. Che se tanta 1215Fiamma nascosta entro alle piante fosse,
Non potrebbe giammai celarsi il foco,
Ma serpendo per tutto in un momento
Ogni selva arderebbe, ed ogni bosco.
Vedi tu dunque per te stesso omai 1220Quel, che poc’anzi io dissi. Importa molto
Come sian misti i primi corpi, e posti;
E quai moti fra lor diano, e ricevano;
E pon gli stessi variati alquanto
Far le legne, e le fiamme, appunto come 1225Pon gli Elementi variati alquanto
Formare ed arme, ed orme, e rame, e rome.
Al fin se ciò, ch’è manifesto a gli occhi,
Credi, che non si possa in altra guisa
Crear, che di materia a lui simile, 1230Perdi ’n tal modo i primi semi affatto;