70Onde prima si forma ogni altro corpo:
Che d’uopo è pur, che in somma eterna pace
Vivan gli Dei per lor natura, e lungi
Stian dal governo delle cose umane,
Scevri d’ogni dolor, d’ogni periglio, 75Ricchi sol di se stessi, e di lor fuori
Di nulla bisognosi, e che nè merto
Nostre gli alletti, o colpa accenda ad ira,
Giacea l’umana vita oppressa e stanca
Sotto Religion grave e severa, 80Che mostrando dal ciel l’altero capo,
Spaventevole in vista e minacciante
Ne sovrastava. Un Uom d’Atene il primo
Fu, che d’ergerle incontro ebbe ardimento
Gli occhi mortali, e le s’oppose il primo: 85Questi non paventò nè ciel tonante,
Ne tremuoto, che ’l mondo empia d’orrore,
Nè fama degli Dei, nè fulmin torto;
Ma qual acciar su dura Alpina cote
Quanto s’agita più, tanto più splende; 90Tal dell’animo suo mai sempre invitto
Nelle difficoltà crebbe il desio
Di spezzar pria d’ogni altro i chiusi e saldi
Chiostri, e le porte di Natura aprire:
Così vins’egli, e con l’eccelsa mente 95Varcando oltre a confin del nostro mondo,
Fu bastante a capir spazio infinito,