1690Sì che fin dalle serve avuta a schifo
È fuggita, odiata, e mostra a dito.
Ma di setti, e di fior l’escluso amante
Spesso piangendo orna la fredda soglia,
E di soavi unguenti unge l’imposte 1695Misero, e baci al superb’uscio affige;
Che poi se dentro al limitare il piede
Ferma, un’aura, che lieve lo percota,
L’offende sì, che di tirarlo omai
Cerca oneste cagioni. Un punto solo 1700Rasciuga il pianto di molt’anni, e freno
Pone a’ lameṇti; anzi se stesso accusa
Di solenne pazzia, chiaro veggendo
D’aver più ad una femmina concesso,
Che a mortal cosa attribuir non lice. 1705Nè ciò punto è nascosto alle moderne
Veneri nostre, onde ogn’industria, ogni arte
Usan per occultar ciò che in segreto
Fanno, allorchè tener gran tempo avvinti
Fra legami d’amor braman gli amanti; 1710Ma tutto in van: che se mirar non puossi
Co’ gli occhi della testa, almen con quelli
Dell’animo si mira e si contempla;
E se bella è di mente, e se ti porta
Vicendevole amor, non vieteratti 1715Punto il dar venia alle miserie umane.
Nè per infinito amor sempre sospira