Di dolce onda Letea tutte le membra,
Della mente il vigor sia vigilante,
Se non perchè l’immagini medesme,
Che vegliando miriam, gli animi nostri 1100Concitano in tal guisa, che di certo
Ne sembra di veder chi molto innanzi
Brev’ora ancise, e poca terra asconde.
E questo avvien, perchè del corpo i sensi
Tutti in un con le membra avviluppati 1105In profonda quiete, allor non ponno
Con le cose veraci e manifeste
Convincer le ingannevoli; e sopita
Giace oltre a questo ogni memoria, e langue;
Nè basta a dissentir, che già morisse 1110Quel, che vivo mirar crede la mente.
In somma, che l’immagine passeggi,
Che mova acconciamente ambe le braccia,
E le mani, e la testa, e tutto il corpo,
Meraviglia non è; poichè sognando 1115Ne sembra di veder, che i simolacri
Posson far ciò perchè svanendo l’uno,
E creandosi l’altro in altro sito,
Par a noi, che il medesimo di prima
Abbia in un tratto variato il gesto; 1120Che ben creder si dee, che questo avvenga
Con somma ed ammirabile prestezza:
Tanto mobili son gli spettri, e tanta