745Rovini in tutto, e al fin s’adegui al suolo;
Così d’uopo sarà, ch’ogni ragione,
Che da sensi fallaci origin ebbe,
Cieca si stimi, e mal fedele anch’ella.
Or come ogni altro senso il proprio obbietto 750Senta per se medesmo, agevolmente
Può capirsi da noi. Pria s’ode il suono,
E s’intendon le voci, allorch’entrando
Nell’orecchie il lor corpo agita il senso:
(Che corporea per certo anche la voce, 755E il suon d’uopo è, che sia, mentre bastanti
Sono a movere il senso, e risvegliarlo)
Poichè raschia sovente ambe le fauci
La voce, e nell’uscirsene le strida
Inaspriscon viepiù l’aspera arteria. 760Conciossiachè sorgendo in stretto luogo
Turba molto maggior, tosto che i primi
Principj delle voci han cominciato
A volarsene fuora, e che ripieni
Ne son tutti i polmon; radono al fine 765La troppo angusta porta, ond’hanno il passo.
Dubbio dunque non è, che le parole
Siano e le voci di corporei semi
Create; conciossiach’offender ponno.
Nè t’è nascosto ancor, quanto detragga 770Di corpo, e quanto sminuisca altrui
Di forza, di vigor, di robustezza