Novo lume di vita, a noi per certo
Nulla questo appartien; poi che interrotta 1260Fu la nostra memoria una sol volta.
Ed or nulla di noi che fummo innanzi,
Nè cal, nè punto ne contrista ed ange
Il pensare a color, che della nostra
Materia in altra età nascer dovranno. 1265Poichè se gli occhi della mente fissi
Del tempo omai trascorse all’infinito
Spazio, e contempli quanto varj, e quanti
I moti sian della materia prima,
Agevolmente crederai, che i semi 1270Fossero in quello stess’ordine e sito,
In cui son or molto sovente; e pure
Non può di questo rammentarsi alcuno,
Poichè interpose fur pause alla vita,
E sparsi i moti errar lungi da’ sensi: 1275Poichè quel, ch’è per essere infelice,
D’uop’è, che vivo sia nel tempo, in cui
Possa a mal soggiacere. Or se la morte
Da questo lo difende, e proibisce,
Che quelli, in cui ponno adunarsi i mali 1280Stessi, che noi fan miseri, vivesse
Ne’ secoli trascorsi, omai ne lice
Senza dubbio affermar, che nella morte
Non è, di che temere, e che non puote
Chi non vive esser mai dolente, e misero;