Cani produr, che de’ cornuti cervi
Paventasser l’incontro; e lo sparviero
Gli assalti fuggiria della colomba
Per l’aure aeree timido e tremante, 1100Pazzo ogni uomo saria, saggia ogni fiera;
Poichè falso è, che l’anima immortale,
Come alcun dice, in variando il corpo
Si cangi: conciossiachè si dissolve
Tutto ciò che si cangia, e però muore; 1105Giacchè le parti sue l’ordin primiero
Mutano; onde poter debbono ancora
Per le membra dissolversi, e perire
Finalmente co ’l corpo. E se diranno,
Che sempre in corpi umani anime umane 1110Entrin, chiederò loro: ond’è, che possa
Pazza di saggia divenir la mente?
Nè prudente giammai nessun fanciullo
Si trovi, nè puledro adorno in guisa
Di virtù militar, che possa in guerra 1115Far prove di se stesso al par d’ogni altro
Bravo destrier? se non perchè una certa
Energia della mente in un col corpo
Cresce eziandio del proprio seme, e della
Propria semenza. Nè schifar si puote, 1120Che ne’ teneri corpi anco la mente
Tenerella non sia: che se pur vero
Ciò credi, omai che tu confessi è d’uopo,