475E degna degli Dei vita non viva.
Così fatta natura è sparsa adunque
Pe ’l corpo, e ’l custodisce, e lo conservar
Poichè l’anima, e ’l corpo han le radici
Sì strettamente avviticchiate insieme, 480Che impossibil mi par, che possan l’une
Dall’altre esser divelte, e che il composto
Ratto a morte non corra. E quale appunto
Mal si può dall’incenso estrar l’odore
Senza ch’ei pera, e si corrompa affatto; 485Tal dell’alma, e dell’animo l’essenza
Mal diveller si può dal nostro corpo
Senza ch’ei muoja, e si dissolva il tutto:
Così fin dall’origine primiera
Create son d’avviluppati semi 490Le predette nature, ed han comune
Fra lor la vita; nè capir si puote,
Come nulla sentir possano i corpi
Dalle menti divisi; o pur le menti
Separate da i corpi: ond’è pur d’uopo, 495Che di moti comuni, e quinci, e quindi
Per le viscere a noi s’accenda il senso.
In oltre non si genera, nè cresce
Mai per se stesso il corpo; e d’alma privo
Tosto s’imputridisce e si corrompe. 500Poichè quantunque il molle umor dell’acque
Perda spesso il sapor, che gli fu dato,