Non provi novità. Ma se commosso
L’animo è poi da più gagliarda tema,
Veggiam, che tutta per le membra a parte 235L’alma è di ciò: tosto un sudor gelato,
Un esangue pallore occupa il corpo;
Balbutisce la lingua, e fioche e mozze
Dal petto escon le voci, abbacinati
Gli occhi in terra conficcansi; l’orecchie 240Sentonsi zufolar; sotto i ginocchj
Fiacche treman le gambe, e il piè vacilla.
Vedesi al fin, che per terror di mente
Spesso l’uom s’avvilisce; onde ciascuno
Può di quindi imparar, che unita e stretta 245È l’anima con l’animo, e che tosto
Ch’ella è spinta da lui, sferza e commove
Le membra: e ciò senz’alcun dubbio insegna,
Che l’essenza dell’animo, e dell’anima
Incorporea non è: ch’ove tu miri, 250Ch’ella porge alle membra impulso, e moto;
Che nel sonno le immerge, il volto muta,
E l’uom tanto a sua voglia affrena, e volge;
Nè senza tatto di tai cose alcuna
Far si può mai, nè senza corpo il tatto, 255Mestiero è pur, che di corporea essenza
Si confessin da noi l’alma, e la mente.
L’animo in oltre è sottoposto a tutti
Gli accidenti del corpo, e dentro ad esso