70Di mie ragioni, a te di quindi è lecito
Dedur che molti per ventosa, e vana
Ambizion di gloria, ed a capriccio
Van di quel millantandosi, che poi
Non approvan per vero: essi medesmi 75Esuli dalla Patria, e dal commercio
Degli uomini cacciati, e sozzi, e laidi
Per falli enormi, a tutte le disgrazie
Finalmente soggetti il viver bramano;
E dovunque infelici il piè rivolgono, 80Fanno esequie dolenti, e nere vittime
A’ Numi inferni del profondo Tartaro
Sol per placargli in sagrificio offriscono;
E sempre in volto paurosi, e pallidi
Ne’ duri casi lor, nelle miserie 85Alla religion l’animo affissano.
Nè dubbiosi perigli è d’uopo dunque
A gli uomini por mente, e nell’avverse
Fortune, chi desia, che i loro interni
Sensi gli sian ben manifesti e conti; 90Poichè allor finalmente escon le vere
Voci dell’imo petto, e via si toglie
La maschera, e scoperto il volto appare.
In somma l’avarizia, e degli onori
L’ingorda brama, è, che i Mortali sciocchi 95Sforza a passar d’ogni giustizia il segno;
E d’ogni empio misfatto anche talvolta