Il mar, la terra, e generato il Sole, 1555Gli furo esternamente intorno aggiunti
Molti altri primi corpi ivi lanciati
Dal tutto immenso; onde la terra, e ’l mare
Crescer potesse, ed adattar lo spazio
Il gran tempio del cielo, e gli alti tetti 1560Erger lungi da terra, e nascer l’aria.
Posciachè tutti i corpi a’ proprj luoghi
Concorron d’ogni banda, e si ritira
Ciascuno alla sua specie: all’acqua l’acqua,
Alla terra la terra, al foco il foco, 1565Il Cielo al Ciel, finchè all’estremo termine
Di sua perfezion giunga ogni cosa:
Ciò Natura operando, appunto come
Suole allora accader, che nulla omai
Più di quel, che spirando ognor se n’esce, 1570Nelle vene vitali entrar non puote.
Che debbe pur di queste cose allora
L’età fermarsi, e con le proprie forze
La natura frenarne ogni augumento:
Poichè ciò che si mira appoco appoco 1575Farsi più grande, e dell’adulta etade
Tutt’i gradi salir, più corpi al certo
Piglia per se, che fuor di se non caccia;
Mentre che per le vene agevolmente
Può tutto il cibo dispensarsi, ed esse 1580Non son diffuse in guisa tal che molto