I quai nè unirsi ad alcun membro, o quivi 1015Produr moti vitali, ed animarsi
Non poteron giammai. Ma perchè forse
Tu non credessi a queste leggi astretti
Solo i viventi, una ragione stessa
Decide il tutto: che siccome in tutta 1020L’essenza lor le generate cose
Son tra lor varie; in cotal guisa appunto
Forz’è, che di dissimili figure
Abbiano i semi lor, non perchè molte
Sian di forma fra lor poco simili; 1025Ma sol perchè non tutte in ogni parte
Hanno eguale ogni cosa: o varj essendo
I semi, è di mestier, che differenti
Sian le percosse, l’unioni, i pesi,
I concorsi, le vie, gli spazj, i moti; 1030I quai non pur degli animali i corpi
Disgiungon, ma la terra, e ’l mar profondo,
E ’l Cielo immenso dal terrestre Globo.
Or porgi in oltre a questi versi orecchio
Da me con soavissima fatica 1035Composti, acciò tu non pensassi, o Memmio,
Che nate sian da candidi principj
Le bianche cose, o che di nero seme
Si producan le nere; o pur che quelle,
Che son gialle, e vermiglie, azzurre, o perse, 1040O rancie, o di qualunque altro colore,