Gli atomi son di quelli, onde si forma
L’almo liquor dell’acque. E perchè tosto
Veggiam colarsi il vino, ed il restio
Oglio all’incontro trattenersi un pezzo? 560O perch’egli ha maggiori i primi semi,
O più curvi, o l’un l’altro in varj modi
A foggia d’ami avviluppati insieme;
Onde avvien poi, che non sì presto ponno
L’un dall’altro strigarsi, e penetrare 565I fori ad uno ad uno, e fuori uscirne.
S’arroge a ciò, che con soave, e dolce
Senso gusta la lingua il biondo mele,
E il bianco latte; ed all’incontro il tetro
Amarissimo assenzio, e ’l fier centauro 570Con orribil sapor crucia il palato:
Onde apprender tu possa agevolmente,
Che son composti di rotondi, e lisci
Corpi quei cibi, che da noi gustati
Posson toccar soavemente il senso; 575Ma quelle cose poi, che acerbe, ed aspre
Ci sembrano, i lor semi hanno all’incontro
Viepiù adunchi, e l’un l’altro a foggia d’ami
Strettamente intrigati, onde le vie
Sogliono risecar de’ sensi nostri, 580E con l’entrata lor stracciarne il corpo.
Al fin tutte le cose al senso grate,
E l’ingrate al toccar, pugnan fra loro