Che fin qui s’è prodotto, è da prodursi
Anche per l’avvenire, e con l’istesse
Condizioni, e nell’istessa guisa
Esser, e crescer debbe, e tanta possa 425Avere in se medesmo appunto, quanta
Per naturale invariabil legge
Gli fu sempre concessa; nè la somma
Variar delle cose alcuna forza
Non può giammai; perchè nè dove alcuna 430Spezie di semi a ricovrar sen vada
Lungi dal tutto non si trova al mondo;
Nè meno ond’altra violenza esterna
Crear si possa; e penetrar nel tutto
Impetuosamente, e la Natura 435Mutarne, e volger sottosopra i moti.
Nè creder poi, che meraviglia apporti,
Ch’essendo tutti i primi semi in moto,
La somma non pertanto in somma quiete
Paja di star, se non se forse alcuno 440Mostra del proprio corpo i movimenti;
Posciachè de principj ogni natura
Lungi da’ nostri sensi occulta giace:
Onde se quelli mai veder non puoi,
Ti fien anco nascosti i moti loro; 445Massime perchè spesso accader suole,
Che quelle cose, che veder si ponno,
Celan mirate da lontana parte