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72 di Tito Lucrezio Lib. II.

     Quando, e dove comanda il nostro arbitrio.
     Poichè senza alcun dubbio a queste cose
     Dà sol principio il voler proprio, e quindi
     370Van poi scorrendo per le membra i moti.
     Non vedi ancor, che i barbari cavalli,
     Allorchè disserrata in un sol punto
     È la prigion, non così tosto il corso
     Prendon, come la mente avida brama?
     375Poichè per tutto il corpo ogni materia
     Atta a far ciò dee sollevarsi, e spinta
     Scorrer per ogni membro, acciò con essa
     Della mente il desio possa seguire.
     Onde conoscer puoi, che il moto nasce
     380Dal core; e che ciò pria dal voler nostro
     Procede; e quindi poi per tutto il corpo,
     E per tutte le membra si diffonde.
     Nè ciò avvien, come quando a forza siamo
     Cacciati innanzi, poichè allora è noto,
     385Che rapita è dal corpo ogni materia
     Ad onta nostra, in fin che per le membra
     Un libero voler possa frenarla.
Già veder puoi come, quantunque molti
     Da violenza esterna a lor mal grado
     390Sian forzati sovente a gire innanzi,
     E sospinti, e rapiti a precipizio,
     Noi non pertanto un non so che nel petto
     Nostro portiam, che di pugnarle incontro