Dalle corna robuste, ed atterrati
Dagli urti in minaccevole sembiante.
Ma con l’orride zanne i fier cignali
I compagni uccidean, del proprio sangue 1965Tingendo i dardi in se spezzati, e miste
Stragi facean di cavalieri, e fanti.
Conciossiachè i cavalli, o dell’irato
Morso schivando i perigliosi incontri
Lanciavansi a traverso; o con le zampe 1970Movean eretti aspra battaglia a i venti:
Invan, poichè da’ nervi i piè succisi
Ruinar li vedresti, e gravemente
Sovra il duro terren battere il fianco.
Che se alcuni abbastanza essere innanzi 1975Domi in casa credean, nel maneggiarli
S’accorgean, ch’irritati, e d’ira accesi
Eran poi dalle piaghe, e dalle strida,
Dal terror, dalla fuga, e dal tumulto;
Poichè tutti fuggian, come sovente 1980Mal difesi dal ferro or gli elefanti
Soglion anco fuggir, tra suoi lasciando
Molte di ferità vestigia orrende.
Sì far potean: bench’io mi creda appena
Ch’essi pria molto bene immaginarsi 1985Non dovesser con l’animo, e vedere
Quanto gran comun danno, e laido scempio
Fosse poi per succederne, e piuttosto