825Come null’aggravar posson le membra
Proprie alcun uom, nè d’alcun pondo al collo
Esser la testa; e qual ne’ piedi al fine
Nessun peso del corpo unqua non senti.
Ma qualunque altra mole esternamente 830Posta sopra di noi, benchè di peso
Di gran lunga minor, spesso n’offende:
Tanto importa a qual cosa, e a cui s’appoggi.
Così dunque il terren globo incontinente
Trasportata non fu quasi aliena 835D’altronde, nè d’altronde all’aure imposta
Aliene da lei; ma già con esse
Nacque fin dall’origine primiera
Del mondo; e qual di noi pajon le membra
È d’esso una tal parte. Accade in oltre 840Ch’ella da grave tuon scossa repente,
Tutto ciò ch’ell’ha sopra, agita e scuote;
Il che far non potria, se circondata
Non fosse d’ogn’intorno, e dall’aeree
Aure, e dall’ampio ciel. Poichè comuni 845Fin da principio han le radici, e stanno
Fra lor tai corpi acconciamente uniti.
Forse non vedi ancor quanto gran pondo
Di corpo in tutti noi regga a sua voglia
Il vigor tenuissimo dell’alma, 850Sol perch’ella è con lui sì acconciamente
Unita? E qual virtude ergere il corpo