555Conviene, o che respinga ogni percossa
Per esser d’infrangibile sostanza,
Nè soffra mai, che lo penetri alcuna
Cosa, che disunir possa l’interne
Sue parti (qual della materia appunto 560Gli atomi son, la cui natura innanzi
Già per noi s’è dimostra) o che immortale
Viva; perchè dagli urti affatto esente
Sia, come il vuoto, il qual durando intatto
Mai non soggiace alle percosse un pelo; 565O perchè intorno a lui nessuno spazio
Non sia, dove partirsi, e dissiparsi
Possa, come la somma delle somme
Fuor di se non ha luogo, ove rifugga
Nè corpo, che l’intoppi, e con profonda 570Piaga l’ancida, e però vive eterna.
Ma nè, come insegnammo, esser contesto
Il mondo può d’impenetrabil corpo;
Nè misto è sempre infra le cose il vuoto;
Nè però, com’il vuoto, intatto vive 575Poichè corpi non mancano, che sorti
Dall’infinito, ed agitati a caso
Possan cozzar con violento turbine
Questa somma di cose, ed atterrarla,
O farne in altri modi orrido scempio; 580Nè del luogo l’essenza, o dello spazio
Profondo manca, ove distrarsi, e spargersi