Che scemi; quando poscia in se ricevele.
È mestier, che s’accresca, e si restauri.
In oltre, se la terra, e il ciel non ebbero
Alcun principio genitale, e sempre 505Perpetui furo; e per qual causa innanzi
Alla guerra Tebana, e d’Ilio al rogo
Non cantaro altre cose altri Poeti?
Ove di tanti uomini illustri, e tanti
Cadder le gesta gloriose, e come 510Non fioriscon anc’oggi in luogo alcuno
Di fama eterna alle memorie inserte?
Ma siccome stim’io, nova è la somma
Del tutto, e novo il mondo, e molto innanzi
Non ebbe il nascimento: onde alcune arti 515Inventansi anche adesso, ed anche adesso
Pulisconsi alcun’altre: or molti arnesi
Furo aggiunti alle navi: or messi in uso
I sonori concerti. E finalmente
Questa stessa cagione, e questa stessa 520Natura delle cose, ancorchè molto
Sia, che già fu trovata, omai del tutto
Quasi sepolta in sempiterno oblio;
Pur di fresco è risorta, e vie più vaga,
E più bella, che mai, per le immortali 525Opre del gran Gassendo, onore, e lume
Del bel paese ove la Senna inonda.
Et io pur or principalmente, io stesso