Ma chi mai non gustò del viver nostro
L’amor, nè fu del numero, qual danno
Del non esser creato unqua aver puote?
In oltre onde impiantate a’ Numi eterni 290Fur l’idee, fur gli esempj, ond’essi ’n prima
Tolser ciò che d’oprare ebber talento?
E come unqua saper de’ primi corpi
Potetter l’energia? come vedere,
Quant’essi in variando ordine e sito 295Fosser atti a produr, se dalla stessa
Natura co ’l produr, lor non fu dato
Vero indizio di ciò? Poichè in tal guisa
Fur delle cose molti semi in molti
Modi percossi eternamente e spinti; 300E da’ propri lor pesi ebbero in sorte
D’esser cacciati e trasportati in varie
Parti dell’universo, ed accozzarsi
Fra loro in ogni guisa, e di tentare
Tutto ciò che crear poteano, in modo 305Che per cosa mirabile additarsi
Non dee, se in tai dispositure al fine
Caddero e in tali vie, quali or bastanti
Sono a produr rinnovellando il tutto.
Che se pur delle cose ignoti affatto 310Mi fossero i principj, io non pertanto
Ardirei raffermar sicuramente
Per molte e molte cause, e per gl’istessi