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242 Lib. V. Fav. .

     Ma fien grate, se parca man le doni;
     Se molte son, ci offendono le arguzie.
     5Per il che, coerede dabbenissimo,
     Nome, che vita avrà, finchè alcun pregio
     A le latine lettere rimanga,
     La brevità, se non l’ingegno, approva.
     Tanto di lode è degna, quanto noja
     10Hanno i Poeti di recar costume.


FAVOLA   VI.

Due Calvi.

TRovossi a caso un pettine in istrada
     Da un Calvo: ed ecco un altro Calvo accorre,
     E ciò ch’hai trovo dipartiam, gli dice.
     Esso pettin dimostra, e tal favella:
     5Favorir volea il ciel, ma nol consente
     Invido fato: del tesoro in vece,
     Carbon (come suol dirsi) ci si offerse.
     A chi speme andò a vuoto adatto è il motto.