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218 Lib. IV. Fav. VII. e VIII.

     Che tutto ha a schifo, e per parer saccente,
     Scioglie contro del ciel l’audace lingua.


FAVOLA   VII.

La Vipera e la Lima.

CHi un più mordace a lacerar s’accinge,
     In questa favoluccia si ravvisi.
          * Ne la bottega d’un ferrajo giunse
     Una Vipera, ed esca ivi cercando,
     5Una lima afferrò, che contumace:
     Pensi, a lei disse, o stolta, farmi offesa,
     Che rodere ogni ferro ho per costume?


FAVOLA   VIII.

La Volpe e il Becco.

QUando un astuto a grave rischio è tratto,
     Cerca con l’altrui danno averne scampo.
          * Inavvedutamente era caduta
     In un pozzo la Volpe, a cui l’uscita,
     5Il margo un cotal poco alto divieta;
     Quando un Becco assetato colà giunto,
     Se dolce, e molta sia l’acqua, le chiede.
     La Volpe a frode intesa, amico, scendi,