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Lib. IV. Fav. IV. 215

     Sa de le figlie. Allor repente Esopo
     Ne la folla s’intrude, e oh quanto grave
     Sarebbe, dice, s’or vivesse, al padre
     35Scorgere, che di tutti gli Ateniesi
     Non vaglia alcun a interpretar sua mente!
     Onde pregato, sì l’arcano scioglie:
     La casa, gli ornamenti, gli orticelli
     Deliziosi, e il vin serbato ottenga
     40Colei, che solo campi, e lane apprezza.
     Abiti, perle, servitori, eccetera
     Date a la bevitrice: abbia la bella
     Gli armenti, e lor custodi, e campi, e ville.
     Nessun fia di lor, che patir possa
     45Cose al suo genio avverse, e quel ch’ottenne
     La bevitrice, d’onde vin provveda;
     Per abbigliarsi vendrà l’altra i campi.
     Quella cui piaccion solo e campi e lane,
     Dissiperà la casa, e gli orti ameni.
     50Sì fia che il lor retaggio a lor non giove;
     E da ciò che vendero, avrà la madre
     Il denar, che lasciolle il vecchio astuto.
          * Ed ecco ciò, che pria fu a molti ascoso,
     Per accortezza d’un sol uom, palese.