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Lib. III. Fav. XII. e XIII. 203

FAVOLA   XII.

Il Pollo alla gioja.

MEntre fra l’immondezze esca ricerca,
     Trovò una gioja un pollo: ed ho in qual luogo
     Neglètta è, disse, sì pregevol cosa?
     Se trovato ti avesse un che ti apprezza,
     5Già l’antico splendor (oh qual!) ne avresti.
     A me che non le gioje, il cibo estimo,
     A che val, che ti sia tu qui scoperta?
     Nè a me puoi, nè a te giovar poss’io.
          * A colui si dirige il mio racconto
     10Che non apprende de’ miei detti il senso.


FAVOLA   XIII.

Le Api, e i Fuchi al tribunale della Vespa.

DEntro un’annosa quercia avevan l’Api
     Fatti i lor favi, e questi neghittosi
     Fuchi se gli arrogaro. Fu la lite
     Portata al tribunal. Giudice siede
     5La Vespa, che ben sa l’indol d’entrambi;
     Onde essa legge a’ litiganti impone.
     Somigliante è il colore, uguale è il corpo;