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Lib. III. Fav. IX. e X. 199

     Ver entrambi mostrando, al sen gli stringe.
     Anzi vo’, dice, ch’ogni dì lo specchio
     Consultiate; onde, o figlio, tua avvenenza
     15Non macchin rei costumi; e tu il tuo volto
     Vinca con virtù belle, ed atti onesti.


FAVOLA   IX.

Socrate agli Amici.

RAra è la fè, comun d’amico è il nome.
          * Picciola casa fabbricossi Socrate.
     (La cui morte, se ugual fama m’arreca,
     Soffrir non m’è discaro, e se m’assolve
     Morto, livor a suo piacer mi roda.)
     Come il costume il vuol, talun del volgo
     Perchè casa sì picciola s’avesse
     Fabbricato richiede. Oh la potessi
     Riempier di veri amici! egli rispose.


FAVOLA   X.

Il Poeta sopra il Credere, e non Credere.

IL credere egualmente è periglioso,
     Che il non creder: gli esempli in breve il mostrano.