Pagina:Lucrezio e Fedro.djvu/192

178 Lib. I. Fav. XXX.

     E agevol fora vendicarmi, ei dice,
     Ma lordarmi di un vil sangue non voglio.


FAVOLA   XXX.

Le Rane che temono i combattimenti de’ Tori.

SOno i Plebei in gran periglio allora,
     Che vengono a tenzon fra loro i grandi.
          * Vide i Tori pugnar da la palude
     Una Rana, e a noi, dice qual sovrasta
     5Strage crudel! Perchè, soggiugne un’altra,
     Se per regger la mandra è la tenzone,
     E lontan da gli stagni è il lor soggiorno?
     Nè natura comun, nè tetto abbiamo,
     Risponde; ma colui che rimane vinto,
     10I boschi abbandonando, ne gli stagni
     Asconderassi, e noi fuggenti invano
     Col duro piè schiacciando infrangerà;
     Ed ecco a noi funesto il lor furore.