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174 Lib. I. Fav. XXIV e XXV.

FAVOLA   XXIV.

La Rana crepata e il Bue.

CHi dal destino avaro ha scarsi beni,
     Se il grande imitar vuol, ruina incontra.
          * Da la Rana in un prato il Bue fu visto;
     E punta da livor di tanta mole,
     5Gonfia la scabra pelle, e chiede a’ figli,
     Se ancora il Bue ne la grandezza avanzi.
     Rispondono, che no. Ella più gonfiasi,
     E chi maggior fia, chiede. Il Bue ripetono.
     Sdegnata alfin, con tal forza si gonfia,
     10Che rottasi la pelle, estinta giace.


FAVOLA   XXV.

Il Cane e il Cocodrillo.

SE stesso a scherno espone, e in van s’adopra,
     Chi condur tenta i saggi a’ rei consigli.
          * Che bean correndo sitibondi i Cani
     Al fiume Nilo, per non esser preda
     5De Coccodrilli, è fama. Un Cane adunque
     Avendo in guisa tal impreso a bere;
     A lui un Coccodrillo: A tuo grand’agio