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Lib. I. Fav. XX. 171

     Cagna, un’altra pregò, che le lasciasse
     5Depor nel suo tugurio i pargoletti;
     E agevolmente l’impetrò: ma poscia
     Che se ne andasse instando l’altra, a’ nuovi
     Prieghi ricorre, e un brieve tempo chiede,
     Finchè la prole maggior forza acquisti.
     10L’ottien; ma allor ch’il luogo vuol per l’altra,
     Essa dice, il darò, se il tuo valore,
     Me insieme, e i figli miei combatter possa.


FAVOLA   XX.

I Cani famelici.

FOlle consiglio, ed è di effetto privo,
     E i mortali in ruina, e a morte adduce.
          * D’un fiume in fondo videro una pelle
     Alcuni Cani; in vana speme addotti
     5Di trarla fuori, incominciaro a bere;
     Ma gonfj pria creparo, anzi che il cuojo
     Ad assaggiar alcun di lor giugnesse.