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Lib. I. Fav. XI. 165

     Con brieve favoluzza Esopo il mostra.
           * Accusata di furto era da un Lupo
     5La Volpe: essa lo niega. Eletta è Giudice
     La Scimmia, che le parti entrambe udite,
     Sì parla: tu non sembri aver perduto
     Lupo, ciò che richiedi, e avrai rapito
     Tu Volpe ciò ch’accortamente nieghi.


FAVOLA   XI.

L’Asino e il Leone, che vanno a caccia.

CHi a le parole egual non ha valore,
     Ancorchè uno stranier tal volta inganni,
     Da chiunque il conosce è avuto a scherno.
          * Volle a caccia un Leone ir col giumento;
     5Di fronda il copre, e che con voce strana
     Le fiere intimorisca, ad esso impone;
     Ch’ei prese nel fuggir poscia le arebbe,
     L’orecchiutello grandi strida innalza,
     Da cui, e dal difforme ignoto aspetto
     10Le fiere intimorite per le note
     Strade tentan fuggir; ma impetuoso
     Il Leone le assale, e ne fa scempio.
     Da la strage indi stanco, a se il richiama,
     Ed a lui fa di più gridar divieto.
     15Esso altier: di mia voce or che ti sembra?