Mendicità, più che dal morbo, oppressi
S’arrendeano alla morte. Ivi mirarsi
Potean su i figli estinti i genitori
Cader privi di vita; ed all’incontro 1830Spesso de’ cari pegni i corpi lassi
Sovra i padri, e le madri esalar l’alma.
Nè di sì grave mal picciola parte
Concorse allor dalle vicine ville
Nella città: quivi ’l portò la copia 1835De’ languidi villan, che vi convenne
D’ogni parte appestata. Era già pieno
Ogni luogo, ogni albergo; onde augustiati
Da sì fatte strettezze ognor più crude
La morte allor gli accumulava monti. 1840Molti da grave insopportabil sete
Aspramente abbattuti il proprio corpo
Gian voltolando per le strade, e giunti
A i bramati silani, ivi distesi
Giaceansi ’n abbandono, e con ingorde 1845Brame nel dolce umor bevean la morte.
E molte anche, oltre a ciò, vedute avresti
Per le pubbliche vie miseramente
D’ogn’intorno perir languide membra
D’uomini semivivi, orride e sozze 1850Di funesto squallore, e ricoperte
Di vilissimi stracci, immonde e brutte
D’ogni lordura, e con l’arsiccia pelle