Nel notturno silenzio uscian le fiere:
Languian di lor la maggior parte oppresse
Dal morbo, e si morian. Principalmente 1775Steso in mezzo alla via de’ fidi cani
L’abbattuto vigor, l’egra, e dolente
Alma vi deponea; poichè ’l veleno
Contagioso del mal toglieva a forza
Dalle membra la vita. Erano a gara 1780Rapiti i vasti funerali, e senza
L’usate pompe. Alcun rimedio certo
Più comun non v’avea. Ciò che ad alcuno
Diede il volgersi ’n petto il vital spirto
Dell’aria, e il vagheggiar del cielo i templi, 1785Ruina ad altri apparecchiava, e morte.
Fra tanti, e sì gran mali era il peggiore
D’ogni altro, e il più crudele, e miserando,
Ch’appena il morbo gli assalia, che tutti
Quasi a morte dannati, e privi affatto 1790D’ogni speranza, sbigottiti, e mesti
Giaceansi; e con pietoso occhio guardando
Degli altri i funerali, anch’essi ’n breve
senz’ajuto aspettar, nel luogo stesso
Moriansi: e questo sol, più che null’altro, 1795Strage a strage aggiungea, che il rio veleno
Dell’ingordo malor sempre acquistava
Nuove forze dagli egri, e sempre quindi
Nova gente assalia. Poichè chiunque