1610Chi di lontan paesi, ove già visse,
Giunse a’ nostri confin? Sol perchè vario
Molto è da questo il lor paterno cielo
Poichè quanto crediam, che differente
Sia dall’Anglico ciel l’aria d’Egitto, 1615Là, ’ve l’Artico polo è sempre occulto?
E quanto variar stimi da Gade
Di Ponto il clima, e dagli Etiopi adusti?
Conciossiachè non pur fra se diversi
Son quei quattro paesi, e sottoposti 1620A i quattro venti principali, e a’ quattro
Punti avversi del ciel; ma varj ancora
Gli uomini di color molto, e di faccia
Hanno. E generalmente ogni nazione
Vive alle proprie infermità soggetta. 1625Nasce in mezzo all’Egitto, e lungo il fiume
Del Nilo un certo mal, che lebbra è detto;
Nè più s’estende. In Atide assaliti
Son dalle gotte i piè. Difetto, e duolo
Soglion gli occhi patir dentro a gli Achiri 1630Confini. E d’altre parti, e d’altre membra
Altro luogo è nemico. Il vario clima
Genera tal effetto; e quindi avviene,
Che se un cielo stranier turba, e commove
Se stesso, e l’aria a noi nemica ondeggia, 1635Serpe, qual nebbia a poco a poto, o nube,
E tutte, ovunque passa, agita e turba