Brevemente narrarti. In prima adunque
Che si chiamino averni, il nome è tratto
Dalla lor qualità; poichè nemici 1100Sono a tutti gli augei. Perch’ivi appena
Giungon volando, che scordati affatto
Del vigor delle penne, in abbandono
Lascian le vele, e qua, e là dispersi
Ruinan con pieghevoli cervici 1105A precipizio in terra, s’è pur tale
La natura del luogo; ovvero in acqua,
Se un lago ivi si stende. Un simil lago
È preso a Cuma assai vicina al monte
Vesuvio, ove continuo esalan fumo 1110Piene di calde fonti atre paludi.
Enne un d’Atene in sulle mura in cima
Della rocca di palla, ove accostarsi
Non fur viste giammai rauche cornici;
Non allor che di sangue intrisi e lordi 1115Fumano i sacri altari; e in così fatta,
Guisa fuggendo van, non le vendette
Dell’adirata Dea, qual già de’ Greci
Cantar le trombe adulatrici, e false;
Ma sol per se medesma ivi produce 1120La natura del luogo un tal effetto.
Fama è ancor, che in Soria si trovi un altro
Averno, ove non pur muojan li augelli,
Che sopra vi volar; ma che non prima