340Foco sottil più d’ogni foco, è fatto
D’atomi minutissimi, e sì mobili,
Che nulla affatto può durargl’incontro;
Posciachè furibondo il fulmin passa,
Com’il tuono, e la voce, entro i più chiusi 345Luoghi degli edificj, e per le dure
Pietre, e pe ’l bronzo, e in un sol tratto, e in uno
Punto liquido rende il rame, e l’oro.
Suole ancor procurar, che intere e sane
Rimanendo le botti il vin repente 350Sfumi: e ciò perchè tutto intorno i fianchi
Del vaso agevolmente apre, e dilata
Il vegnente calor, tosto che in lui
Penetra, e in un balen solve, e disgiunge
Del vino i semi; il che non par, che possa 355In lunghissimo tempo oprare il caldo
Vapor del sol: così possente è questo
Di corrusco fervore impeto, e tanto
Viepiù tenue, e più rapido, e più grande.
Or come il fulmin sia creato, e tanto 360Abbia in se di furor, che in un sol colpo
Aprir possa le torri, e fin dall’imo
Squassar le case, e le robuste travi
Svellere, e ruinarle, e de’ famosi
Uomini demolir gli alti trofei, 365Spaventar d’ogn’intorno, ed avvilire
E gli armenti, e i pastori, e le selvagge