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canto quarto |
230Di quell’aureo palagio abitatrice,
Ebe, il misteríoso astro di Tempe,
Ebe, l’arcana visíon d’amore.
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(pag. 56)
Ella è colà: nei taciti giardini
Pari a le stelle uscì; candida e sola,
235Qual sonnambula cosa, ecco, s’aggira
Pei fioriti viali, ecco, domanda
Non sal qual fiore al suol, qual astro al cielo,
Qual ricordo al suo cor. Fra’ mirti in fiore
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