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CANTO SECONDO
Incomincia la narrazione. — La Natura e il Pensiero. — Stato primitivo degli uomini; primi e difficili avanzamenti a cui si oppongono i Numi, creati dall’anima inferma degli uomini. — La gran Lite. — La guerra dei Titani: il pensiero e non la forza trionfa dei Numi. — Lucifero non si contenta del cielo; Dio lo fulmina; l’inferno lo accoglie. — Un istinto di amore lo chiama sulla terra. — L’albero della scienza. — La tentazione. — Percosso nuovamente da Dio, ripiomba nell’inferno. — Non mai contento dell’esser suo ritorna sulla terra. — Cristo predica l’amore. — Gli uomini desiderosi del cielo dimenticano la terra. — Lucifero ve li richiama, ed è malamente calunniato.
― Non dall’Inachia stirpe, o d’alcun mai
Ceppo mortal, così l’eroe riprese,
Ma da natura, immortal germe, io nacqui
Una alle cose, e dalla luce ho il nome.
5Dir giusti sensi o tacer dee chi dritto
Co’l pensier mira; e, chiaramente espresso,
Torna più grato, e pregio doppio ha il vero.
Però di studiose ombre e d’enimmi
Non cingerò il mio dir, chè nè maestro
10Di misteri son io, nè a disdegnosa
Anima, che a sdegnosa alma favelli,
Dubbio o coverto il ragionar si addice.
Nuovi non già, ma dalla turba illusa,
Negletti veri io parlerò. Due sono
15Le virtù, che le cose hanno in governo:
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