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Canto tredicesimo | Pag. 253 |
Santa Caterina alla vista di Lucifero si perde di animo, e invece di convertire lui alla fede, converte sè stessa all’amore. — Alcuni Angeli, sedotti dall’esempio, disertano il cielo, e cantano il desiderio della terrena voluttà. — Ultime ore di Pio IX. ― L’ombra di un frate. — Una vittima delle stragi di Perugia. — Due decapitati. — Straziato da queste apparizioni, il vecchio Pontefice muore, domandando inutilmente perdono.
Canto quattordicesimo | Pag. 272 |
Saluto di Lucifero al Sole; tra i raggi del quale rivede l’immagine di Ebe. — Attirato dal mirabile fascino d’amore l’Eroe si solleva per l’aria; traversa gli spazi; giunge in Venere; si confonde con l’amor suo, e procede infino al Sole, da dove alza la voce dell’ultimo giudizio. — I morti di ogni età e di ogni loco risorgono, e s’innalzano dalla terra per assistere al giudizio di Dio. — Rassegna di filosofi; d’istitutori di popoli; di riformatori. — Le vittime domandano vendetta.
Canto quindicesimo | Pag. 293 |
La voce di Lucifero spaventa i beati, che si danno scompostamente alla fuga. — San Luigi Gonzaga sviene fra le braccia di Santa Teresa. — Gabriele, non potendo persuadere l’Arcangelo Michele alla pugna, ordinate alla meglio alcune schiere, disponesi alla battaglia. — Santa Cecilia ne lo dissuade; ond’egli lasciato il fiero proposito, s’abbandona voluttuosamente nelle braccia di lei. — Loiola, Domenico di Guzman, Torquemada, Pietro d’Arbues, Sisto e Pio V, ordiscono una frode a Lucifero. — San Pietro abbandona le porte del paradiso. — L’Eroe sventa la congiura, e prorompe luminosamente nel cielo. — I congiurati santi tentano la fuga, e periscono miseramente. — Lucifero arriva alla presenza di Dio, cui trova già fuori di sè, abbandonato da tutti, fuorchè da alcune bestie fedeli. — Tornata vana ogni loro difesa, tramutatosi indarno in diversi aspetti, Iddio muore, mentre l’Eroe ridiscende sul Caucaso, ed annunzia a Prometeo la fine dell’impresa.
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