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lucifero

265Gridò allor con schizzanti occhi il grifagno
Consiglier di Filippo, oh! sì ne fosse
Tosto dato in balía quest’incarnato
Sovvertitor di sacrosanti altari!
Tal rete intorno gli ordirei, che vano
270Al districarsi torneríagli il tutto
Suo senno astuto e l’infernal possanza! —
— E chi sa? ravvivando il serpentino
Occhio, soggiunse il Biscagliese obliquo,
Chi sa, che in nostra man da ver non cada
275Quest’audace Lucifero? Fin quando
Spirto alcuno d’ingegno oprar n’è dato,
Chiuder non dèssi alla speranza il core.
Ragno astuto, che vede in un sol punto
Disfatto il fine e pazíente ordito,
280Torna all’opra ben tosto, e in più sicuro
Loco, e con più sottile arte ed ingegno
Più certe insidie ai suoi nemici intesse.
Spero io così trar nella rete il nostro
Burbanzoso avversario. Ardito e forte
285Per certo egli è; ma un punto io gli conosco,
A cui se drizzi insidíoso un dardo,
Larga e secura gli aprirai la piaga.
Benchè spirito invitto e del pensiero
Apostolo sublime egli si vanti,
290Alla turpe materia il più profano
Culto ei professa; ed io più volte il vidi
Prostrato al piè d’una beltà terrena
Svestir l’orgoglio e gingillar la vita.
Udite or dunque un mio proposto. Appena
295Ei si farà su’l limitar del cielo,
Niun lo scontri con l’armi: esperimento
Vano saría; vadagli incontro invece
Una, di quante sono ornate e belle,
Leggiadrissima santa (ed io fra tutte



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