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canto decimo

365Varchi il cielo senz’orme e l’aer fendi.
Tu presentisti il divin cenno, ed ambe
Le ginocchia piegando appo alla ferma
Con chiovi adamantini aurea predella,




Tal frà torbidi sogni una tranquilla
Visione d’amor tacitamente
Sorgea.....

(pag. 182)



Offeristi umilmente il dorso alato.
370Fe’ forza il Nume, e vi montò; si attenne
Con ambe mani alle pietose orecchie
Del diletto onigrífo; ai ben pasciuti
Fianchi gli strinse le ginocchia inferme,



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