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lucifero

Li han bruciati? dicea; tutti son rei,
Tutti eretici son; di roghi ha d’uopo,
Sol di roghi la terra!
                             — Ah! ch’io li veda,
Rugghiava dietro a lui, feroce in vista
25Il terror di Toledo; e con aperte
Nari spirava il crasso aer, che tutto
Empía di fumo e di mefite il cielo;
Ch’io li veggia morir; ch’io l’odor beva
Delle ree carni abbrustolate, ascolti
30Il rantolo supremo, e sperda a’ venti
Con questa man la cenere esecrata! —
Sporge in tal dir la gialla testa, in cui
Radi si rizzan come chiodi i crini;
Sangue schizza dai tondi occhi; le adunche
35Mani vibra, e la bocca sanguinosa,
D’un lungo dente armata, dilatando,
Strida interrotte e rochi ululi avventa.
Al selvatico aspetto inorriditi
Velan gl’innocui serafini il viso
40Con le candide palme; e sollevate
Sul roseo dorso tremolan le piume.
Ma non prima avvisâr delle imminenti
Dive il clamore, a sogguardar si diêro
Di fra le dita mal conteste. Come
45Stuol di pingui anatrelle, ove a le macchie
Del torbido pantano odan vicina
La caccia, tentennanti alzando il volo,
Tendono con concorde impeto al mare,
Così balzâr, così veníano in folla
50Le sante giovinette, ed il nativo
Pudore e i curiosi angeli e il loco
Mal curando nel pavido pensiere,
Libere consentían le ritondette
Forme, simili a pesche, onde le tenui



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