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lucifero

Tale impresa da noi la patria aspetta,
Che le dia ferma in avvenir la sede.
Cada il vile oppressor; cada interdetta
L’aurea fortuna, ond’ei si tien l’erede;
455E, partiti ugualmente i censi avari,
Con noi soffra o s’allieti, e a noi sia pari!

    Pari sian tutti a noi! Con legge uguale
Il benefico Sol dispensa a tutti
Il vivifico suo raggio, ed uguale
460Splende, sì come il Sol, l’anima in tutti.
Tal sia la legge e la giustizia! Uguale
A tutti ognuno, e uguale a ognun sian tutti;
Tutti un nome, un pensier, tutti un’insegna:
Il popol Dio, che a Dio somiglia, e regna! —

    465Tal parla; e come al boreal flagello
Mugghian negre le nubi, e il mar si sfrena,
All’audaci promesse, al parlar fello
Freme la turba, ed urla, e si scatena:
Dà piglio all’armi; al vero, al giusto, al bello
470Guerra incomincia inesorata e piena:
Quel che all’ira fuggì dell’armi infeste,
Cieca nel suo furor, travolge e investe.

    Com’è colui, che d’improvviso ossesso
Da bieca furia de la mente insana,
475La man, vana in altrui, volge in sè stesso,
E le proprie sue carni adugna e sbrana;
Il superbo così popolo oppresso,
Poi che su lo stranier l’ira fu vana,
Ebbro d’odio feroce e di dispetto,
480L’armi ritorce della patria al petto.

    E così nella strage infuria, e immerge
Nel delitto così l’anima prava,



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