Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
canto sesto |
Che udì del tapinello Aci il lamento,
Poichè il fiero Ciclope eragli sopra
90Con geloso consiglio; e già tra’ cupi
|
(pag. 85)
Firmamenti d’azzurro, erti a le stelle
Gli affocati cratèri Etna scopría,
Quando, gli alti corrucci e il lampeggiante
Sguardo sentendo della Dea sdegnosa,
95Di sulfureo vapor l’aria si tinse,
— 97 — |