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il problema è mal posto 93


Omero ci descrive seduti sopra la torre Scea a contemplare Elena, non faceva maraviglia che due popoli interi si fossero giurati morte per essa. Ed oggi alla bellezza greca, puramente esteriore, il genio dell’umanità ha aggiunto qualche cosa di più. Flagelli pure la satira i vizii delle contemporanee ed irrida; si studii lo scettico di sfrondare ad una ad una tutte le illusioni. Che importa? Una sete inesauribile d’ideale le fa rinascere. Le commedie di Aristofane non impedivano ai Greci di piangere pel fato di Andromaca; la Pornocrazia del Proudhon non getterà nell’oblio la canzone dello Schiller:

Ehret die Frauen! sie flechten und weben
Hìmmlische Rosen ins irdische Leben,
Flechten der Liebe begliickendes Band,
Und in der Grazie zuchtigem Schleier
Nàhren sie wachsam das ewige Feuer
Schòner Gefuhle mit heiliger Hand.

III

Ma se la poesia, si dirà, precede il diritto, non è il diritto; e il secolo nostro positivo ed industriale non si contenta del profumo della poesia. Non a tutte le donne bastano gli omaggi cavallereschi, cortese rimprovero, a senso di molte, della loro fisica debolezza. D’altra parte gli omaggi cavallereschi sono soltanto per le privilegiate dalla fortuna e dalla bellezza. Vogliono anche la potenza civile; alcune non si contentano neppur di questa, e vogliono una potenza politica; e questa non chiedono pel fascino delle loro forme, ma per la rigida e severa idea di giustizia. Il senso mo-