Pagina:Lu rebellamentu di Sichilia - Palermo (1882).djvu/14

VI

role in nero qua e là è soprapposto il rosso. La iniziale del primo paragrafo è adorna d'un piccolo fregio a colori, sebbene rozzamente.

II codice, che probabilmente ebbe origine in Messina o Catania, rimase sconosciuto finchè venne in potere del principe Domenico San Giorgio Spinelli di Napoli, forse dalla famiglia messinese San Giorgio duca di Ossada. L'illustre senatore Michele Amari potè averlo in mano per un momento, e così pubblicarne il titolo nella prima edizione della Guerra del Vespro. (Palermo 1842, App. pag. 292).

Lo Spinelli letterato ed insigne numismatico occupò per parecchi anni la carica di soprintendente generale de' Musei e degli Scavi di Napoli, e morì nell'aprile del 1863. I suoi libri co' non pochi manoscritti (14,000 vol.) nel 1870 passarono in mano del libraio napolitano Giuseppe Dura. Il nostro codice cadde allora sott'occhio del ch. commendatore del Giudice, che ne fece avvertito l'Amari. L'autore della Guerra del Vespro non potea lasciarsi sfuggire il prezioso cimelio, e senza tempo in mezzo ne fece acquisto a nome del Ministro d'Istruzione pubblica (on. Correnti) col patriottico intento di farlo spedire in Palermo. Infatti nello stesso anno fu a noi inviato per uso della Biblioteca Nazionale, che ne pagò il prezzo (L. 200).

Ci guarderemo dall'entrare nel merito storico della Cronaca, che ha dato materia ad opposti apprezzamenti, massime in questi ultimi anni.