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Capitolo Ottavo.


Era rimasta per tre giorni con lui, tre giorni di festa, sui quali pesava un domani molto fosco. Ed infine era dovuta ripartire o ritornarsene a Ploubazlanec. Ella era quasi senza più danaro, e poi Silvestro s’imbarcava l’indomani, ed i marinai sono sempre consegnati inesorabilmente la vigilia delle grandi partenze. E’ un uso che sembra un poco barbaro, ma che è una precauzione necessaria contro i loro probabili e pericolosi eccessi.

Oh quell’ultimo giorno!... avrebbe voluto dire ancora delle cose graziose e piacenti ai suo nipotino, ma non aveva trovato che lagrime e singhiozzi nel cuore. Sospesa al suo braccio gli faceva mille raccomandazioni che davano anche a lui la voglia di piangere. Ed avevano finito per entrare in una chiesa a dire insieme le loro preghiere.

Col treno della sera ella se ne andò via. Per economizzare erano andati a piedi alla stazione; lui portando il suo involto di viaggio e sostenendola col suo braccio forte al quale ella si appoggiava con tutta la sua forza. Era stanca, tanto stanca, la povera vecchia, il dorso curvo, sotto lo scialle nero, non trovava più la forza di raddrizzarsi, non aveva più niente di giovanile nel suo corpo e sentiva tutto lo accasciante peso dei suoi settantasei anni.

All’idea che era finita, che tra qualche minuto bisognava lasciarlo, il suo cuore si lacerava orribilmente. Ed era in Cina che se ne andava, là basso, dove tanti erano morti! Ella lo aveva ancora là; lo teneva ancora con le sue povere mani... ed intanto egli partirebbe, nè la sua volontà, le sue lagrime, il suo dolore di nonna avrebbero potuto trattenerlo presso di lei!

Imbarazzata dal suo paniere di provvigioni, dai suoi guanti, agitata, tremante, gli faceva le sue ultime racco-