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il suo cappello con un gesto quasi timido, non molto nobile, poi avendola guardata con quel suo sguardo profondo aveva voltati gli occhi dall’altro lato, sembrava di essere scontento di questo incontro, quasi avesse fretta di continuare il suo cammino.
Una grande brezza di ovest, che si era levata durante la processione, aveva seminato per terra dei rami di bosco, e proiettava nel cielo delle tinte grige, nere......
Gaud nel suo fantasticare di ricordi, rivedeva molto bene tutto ciò; questa triste invasione della notte, le lenzuola bianche tempestate di fiori che si torcevano al vento lungo le mura, i numerosi gruppi d’islandesi, gente di venti e di tempeste, che entravano cantando negli alberghi per ripararsi dalla pioggia; soprattutto questo grande giovanotto ben piantato, in piedi innanzi a lei, girando la testa con un’aria annoiata e turbata quasi di averla incontrata.... Che profondo cambiamento si era operato in lei da quel tempo!..... E che differenza tra il chiasso di quella festa e la tranquillità di oggi! Come quel medesimo Paimpol era silenzioso e vuoto quella sera, durante il lungo crepuscolo tiepido di maggio che la riteneva alla sua finestra, sola, sognante e innamorata.
Capitolo Quinto.
La seconda volta si videro ad un matrimonio. Questo
«figlio Gaos» era stato indicato per darle il braccio. Da
principio si era immaginato di essere contrariata;
sfilare nella strada con quel giovanotto che tutti
guarderebbero per la sua alta figura e che del resto,
probabilmente non saprebbe dirle nulla!... E poi egli l’intimidiva
con quell'aria selvaggia. All’ora indicata, tutti erano
già riuniti per il corteo, ma Yann non era comparso. Il
tempo passava ed egli non veniva, e già si parlava di
non attenderlo più. Allora ella comprese che per lui solo