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quel giorno, quell’ora, quel minuto? Si vedeva quasi sempre di questi battelli ritardare di quindici giorni, di quasi un mese.

Quel giorno però, ella aveva avvertito nel cuore uno strano e lugubre presagio; per la prima volta era andata a sedersi sotto quel portico di cappella ed a rileggere i nomi dei marinai morti.

In memoria di
Gaos Yann perduto nel mare
presso Norden-Fiord

Con un grande fremito sentì una raffica di vento levarsi dal mare e, nello stesso tempo, sulla volta qualche cosa abbattersi come una pioggia; le foglie morte!... Ne entrarono molte; i vecchi alberi si spogliavano, scossi da quel vento del largo.

L’inverno si avvicinava!....

..... perduto in mare
presso Norden-Fiord
nell'uragano dal 4 al 5 agosto 1880
.

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Ella leggeva macchinalmente e, da sotto la volta delle porte, i suoi occhi cercavano da lontano il mare; quel mattino si vedeva vagamente perchè coperto da una nebbia grigia e un drappo che sembrava trascinarsi in lontananza come un gran portiere di lutto.

Ancora una raffica e delle foglie morte entrarono ballando.

Una raffica più forte come se quel vento di ovest che prima aveva seminato i suoi morti nel mare, volesse ancora tormentarli fino alle iscrizioni, che ricordavano i loro nomi ai viventi.