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toriè lo stesso. Delle volte quando mi ostino resto per lunghi giorni come in collera con essi, quasi senza parlare a nessuno. E voi sapete quanto io li ami, e finisco sempre per obbedir loro e contentarli in tutto, come fossi un bimbo di dieci anni. E quando pensavo di ammogliarmi il mio pensiero correva a voi come alla sposa prescelta dal mio cuore. — Credetemi Gaud, è così e... perdonatemi.

Oh! ella gli perdonava! Sentiva dolcemente venirle le lagrime agli occhi; l’ultimo residuo del suo dolore antico si dileguava con la confessione di Yann. D’altronde senza tutta quella sofferenza di prima ella ora non sarebbe così felice; ora quasi ne era contenta.

Ecco tutto chiarito tra di loro; d’un modo inatteso, vero, ma completo; non vi era più alcun velo fra le loro anime.

Egli l’attirò contro di sè, e le loro teste vicine, restarono lungamente con le guance appoggiate l’una sull’altra, non avendo più bisogno di spiegare niente, di dirsi niente. E in quel momento la loro stretta era così casta che essendosi svegliata la nonna Yvonne — essi restarono davanti a lei, così, senza alcun turbamento....


Capitolo Sesto.


Mancavano sei giorni dalla partenza per l’Islanda. Il loro corteo di nozze se ne ritornava dalla chiesa di Ploubazlanec, spinto da un vento furioso, sotto il cielo nero e carico di nubi. L’uno al braccio dell’altro erano tutti e due belli, camminando come due re, in testa al loro lungo seguito, procedendo come in sogno. Calmi, raccolti, gravi, essi avevano l’aria di veder niente; di dominare la vita, di essere al disopra di tutto, sembravano essere rispettati anche dal vento; mentre dietro di essi, seguiva quel corteo in un grazioso disordine di coppie ridenti, che le grandi raffiche dell’ovest tormentavano, molte coppie